domenica 27 ottobre 2024

PER ORA LO CHIAMEREMO PICCOLO MOA (Museo oggetti antichi)

 


Ieri pomeriggio, nell’ambito del progetto “Böta vià niènt”, si sono ritrovati gran parte dei donatori degli articoli custoditi nel piccolo museo dei ricordi, insieme a una nutrita rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Portando i suoi saluti, il sindaco Cesare, ha ricordato quanto sia importante, soprattutto per i ragazzi, avere degli oggetti che hanno segnato la storia dei loro antenati. L’Amministrazione sta valutando la possibilità di altri spazi che permettano di potenziare questa importante esposizione.

Enrico, capogruppo degli alpini di Caino, si è complimentato per la dedizione al progetto che preserva la storia e la memoria concretamente con gli oggetti, sottolineando che essi fanno capire quanto la vita di oggi sia privilegiata e che i nostri nonni hanno davvero fatto sacrifici enormi vivendo di questa semplicità. “Gli Alpini hanno a cuore la memoria e auspicano che il museo venga valorizzato e implementato; un sogno sarebbe un “Museo della Valle del Garza”, ispirato alla nostra valle e alla sua cultura per meglio valorizzarla”.   

Infine, Bruna, a nome di tutto il Consiglio, ha ringraziato tutte le persone che hanno regalato al Gruppo Pensionati di Caino parte dei loro ricordi.

66 donatori per 1200 articoli catalogati per denominazione, nome, data, stato, settore; su quel catalogo, i donatori presenti, hanno ritrovato e individuato i loro ricordi nell’esposizione: e ne sono stati felici! Siamo in grado di stampare una scheda per ogni oggetto che comprende tutti i dati che lo riguardano, per alcuni abbiamo già inserito la fotografia, affinché chi l’ha donato sia facilitato a trovarlo. Infatti, tutte quelle persone che hanno regalato oggetti, attrezzature o lavoro, previo accordo col responsabile (339-1337426), potrà visionare il museo sempre.

Abbiamo tanta strada da fare, ce ne rendiamo conto, soprattutto perché, economicamente parlando, il progetto parte in perdita ed è destinato a restarci: solo spese e nessuna entrata, ma continueremo a portarlo avanti con tenacia per i giovani e i ragazzi, perché siamo certi che l’entusiasmo che hanno mostrato visionando quegli oggetti farà cadere l’indifferenza di tanti adulti.

Ci manca spazio per allestire meglio gli oggetti che continuano ad arrivare, ma noi continuiamo a sperare che, finalmente, qualcuno creda in noi, si fidi e ci metta a disposizione qualche spazio che non sta utilizzando. Non abbiamo soldi, ma siamo pieni di energia … contagiosa.